Il culto di San Giacomo il Maggiore ha adottato una croce peculiare, detta "Croce di Santiago" .
Si tratta di una croce gigliata su tre estremità, allungata ed appuntita sulla quarta, che dovrebbe richiamare la forma di una spada.
Si dice che essa trae origine dall'abitudine degli antichi Cavalieri crociati, che mentre erano in guerra piantavano la propria spada nel suolo per farne una croce, ed attendere alle loro preghiere e pratiche religiose quotidiane.
Oltre a sottolineare l'aspetto guerriero del santo che, ricordiamo, in Spagna era celebrato come "Matamoros", cioè l'uccisore dei Mori, la croce in forma di spada ne richiama anche il martirio, avvenuto per decapitazione.
Le estremità fiorite, che ricordano il francese Fleur-de-Lys, rappresentano invece l'onore immacolato, e si riferiscono agli aspetti del carattere morale dell'apostolo Giacomo il Maggiore.
La croce era in particolare l'emblema dell'Ordine di Santiago, o Ordine di San Giacomo di Compostela, antico ordine monastico-cavalleresco sorto nel XII sec. nel Regno spagnolo di León. La fondazione primitiva avvenne nel 1170 quando il re Ferdinando II arruolò un gruppo di cavalieri con l'incarico di difendere la città di Caceres. L'istituzionalizzazione religiosa avvenne sotto il regno di Alfonso VIII di Castiglia, mentre il papa Alessandro III ne sancì la fondazione con specifica bolla pontificia emanata il 5 luglio 1175.
Le insegne dell'Ordine erano rosse in campo bianco, come quelle dei Cavalieri Crociati e di altri ordini simili fondati in Terra Santa: i Cavalieri Templari e gli Ospitalieri. Lo sfondo bianco rappresentava, in tutti questi casi, la purezza e la nobiltà d'animo del cavaliere, mentre il rosso ovviamente era il sangue di Cristo.